L’oleandro è una pianta ornamentale presente nei giardini di tantissime persone. Caratterizzata da colori sgargianti, per essere davvero apprezzata necessita di piccole accortezze. Una delle più importanti è la potatura. Se stai leggendo questo articolo, vuol dire che ti interessa scoprire come gestire questo aspetto. La buona notizia? Non è necessario essere giardinieri professionisti.
Prendersi cura di uno spazio come il giardino vuol dire vivere un hobby che fa bene sia al corpo, sia alla mente. Con le giuste conoscenze, è possibile gestire anche piante di dimensioni importanti, come per esempio l’oleandro. Ti interessa scoprire i segreti per potarlo? Continua a leggere la nostra guida!
Come potare un oleandro: la questione dei tempi
Per potare in modo corretto l’oleandro, è importante documentarsi sul suo processo di fioritura. Quando si parla dell’oleandro, si ha a che fare con una pianta che fiorisce verso la conclusione della primavera. In estate, compaiono i fiori sui rami secondari, ossia quelli che si sviluppano a partire da quelli dell’anno precedente. Tenendo conto del fatto che, per non danneggiare la pianta, è opportuno procedere con la potatura prima che cominci la fase vegetativa, ricordiamo che, idealmente, si può procedere nel lasso di tempo compreso tra dicembre e febbraio.
Se si vive in una zona particolarmente fredda, si può procedere con la potatura del proprio oleandro tra fine marzo e le prime settimane di aprile. Nei contesti dove, invece, il clima è più mite, con conseguente anticipo della fase vegetativa, si può agire tranquillamente anche nel corso dei mesi autunnali.
Potatura oleandro: gli approcci tecnici
Quando si parla di consigli su come potare l’oleandro, è necessario parlare, oltre che di tempi, anche di tecniche. Queste ultime possono cambiare a seconda del momento dell’anno in cui si procede con la potatura della pianta. Ecco alcuni dettagli che è fondamentale conoscere per gestire al meglio il proprio oleandro a partire dalla potatura:
- Potatura eseguita alla fine dell’inverno: in questo caso, è necessario procedere con quella che, nel gergo dei giardinieri, è nota come potatura di rimonda. In cosa consiste? Nell’eliminazione dei rami secchi e di quelli spezzati. Si devono eliminare anche quelli malati, dando spazio a quello che, di fatto, è l’unico rimedio contro patologie come il cancro rameale, causato dal fungo Geosmithia morbida.
- A cadenza annuale, taglia i rami più vecchi che si trovano a livello della base.
- Cerca di tagliare anche i rami che crescono in direzione del centro della chioma della pianta.
Una regola importantissima quando si deve potare l’oleandro prevede il fatto di evitare interventi radicali. Se ti accorgi, cosa comune, per esempio, quando si compra una casa nuova con il giardino, che l’oleadro è particolarmente trascurato, procedi in maniera graduale con diverse sessioni di potatura non troppo drastica. Come sicuramente già sai, l’oleandro è una pianta velenosa in tutte le sue parti.
Ecco perché, per la massima sicurezza nel corso della potatura, indossa sempre dei guanti specifici da giardinaggio. Opta per guanti antitaglio nel momento in cui cominci a fare ricorso a strumenti come il potatore tagliarami (se non ne possiedi uno, lo puoi acquistare online su qualsiasi e-shop dedicato al giardinaggio a cifre attorno ai 150 euro).