Se hai questi 50 centesimi sei ricco: ecco quanto valgono

La moneta da 50 centesimi ad oggi può “dire” abbastanza poco anche se identifica un tipo di emissione tra le più apprezzate in ambito collezionistico soprattutto se si fa riferimento anche alle vecchie lire italiane, da oramai molto tempo adattate al collezionismo in quanto non attive per tanto tempo anche molto prima della fine della lira.

Le tipologie di monete da 50 centesimi quindi sono molto diversificate nelle tipologie, in quanto la variante da 50 centesimi è stata molto comune nella monetazione italiana almeno fino agli anni 40, prima di sparire completamente. La diffusione è stata importante anche se non tutti gli esemplari valgono la medesima cifra. Quali valgono di più?

50 centesimi da cercare

50 centesimi hanno avuto un impatto economico rilevante, in quanto il potere economico della valuta italiana pre euro è cambiato molto durante il 20° secolo, in particolare si è ridotto durante le due guerre mondiali e dopo il boom economico a causa di diversi eventi diversi. I 50 centesimi di fine Ottocento erano costituiti ad esempio d’argento, quelli successivi con metalli meno nobili.

Il potere d’acquisto è stato conseguentemente differente, ed ancora oggi non è così raro trovare monete che recano il valore di 50 centesimi, naturalmente quelle più interessanti sono quelle “tenute meglio” dal punto di vista delle condizioni. Una moneta deve essere sicuramente considerata “rara” e storicamente interessante per essere “attraente”.

Quali valgono di più?

Un esempio sono le emissioni coniate durante il periodo fascista coniate ad esempio dopo la fine della guerra di Etiopia che ha visto la proclamazione dell’Impero Italiano, nel 1936, per queste monete coniate fino al 1943, di fatto ultimo anno di coniatura di questi esemplari di lire italiane. Queste sono decisamente diversificate, come risulta evidente:

  • Le più facili da trovare sono quelle del 1943, che possono valere da 20 fino a 200 euro a seconda delle condizioni
  • Quelle del 1936 sono più ricercate e valgono fino a 350 euro
  • Quasi introvabili quelle del 1938 e 1937 che possono valere anche fino a oltre 10 mila euro se in stato eccellente

Rarissimi invece i pezzi coniati nei primi anni di Unità d’Italia come le versioni da 50 centesimi in lega di argento con il volto di Vittorio Emanuele II, chiamate anche “stemma”, perchè presentano proprio lo stemma di casa Savoia. Coniate solo dal 1861 al 1863, le emissioni di questo tipo sono molto ricercate anche perchè possono avere un valore molto elevato.

Questo anche a seconda della città di produzione, segnalate dall’iniziale su uno dei lati: i pezzi del 1861 realizzati a Firenze ad esempio sono estremamente rari e possono valere anche decine di migliaia di euro fino a 90 mila(gli altri esemplari dello stesso anno valgono tra i 300 ed i 7000 euro). I pezzi delle altre annate si mantegono sulla valutazione massima di circa 3000 euro come valore massimo.

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